Negli ultimi giorni ha destato allarme il richiamo, voluto dall’Associazione Italiana Celiachia, di due lotti di un prodotto a Marchio Spiga Barrata, ritirato dal mercato per il possibile rischio di presenza di tracce di glutine.
Come già nei giorni precedenti, AIC vuole diffondere ulteriori informazioni ai pazienti, affinché siano rassicurati sull’elevata attenzione rivolta alla tutela della loro salute.
Per questo abbiamo pubblicato la nota di approfondimento che trovate qui sotto.
Lo schema di rilascio della Spiga Barrata alle aziende prevede rigorosi requisiti di concessione che garantiscono un elevato livello di sicurezza dei prodotti riportanti la Spiga Barrata.
Ai seguenti link è possibile conoscere nel dettaglio i requisiti cui le aziende devono uniformare i propri sistemi di gestione delle produzioni e la tipologia di controlli svolti dall’AIC:
- http://www.celiachia.it/dieta/Dieta.aspx?SS=176&M=499
- http://www.celiachia.it/public/bo/upload/comunicazione/documenti/Marchio_Spiga_Barrata.pdf
- http://www.celiachia.it/public/bo/upload/comunicazione/documenti/Audit_Spiga_Barrata.pdf
Tutto ciò offre una garanzia aggiuntiva della sicurezza del prodotto che porta tanti consumatori celiaci a prediligere questo Marchio rispetto alla semplice lettura dell’etichetta (dicitura “senza glutine”).
Sebbene siano applicati elevati standard di sicurezza, lo schema di licenza, così come qualsiasi schema di certificazione, non può escludere un minimo margine di rischio di presenza accidentale di glutine (contaminazione).
I dati in nostro possesso ci consentono, comunque, di affermare che la Spiga Barrata, pur non potendo vantare “rischio zero” come nessuno potrebbe, garantisce un elevatissimo standard di sicurezza dei prodotti. Infatti, le procedure di controllo attuate negli ultimi 10 anni di attività dello schema ci hanno evidenziato solo 3 procedure di richiamo. Su quasi 1.400 analisi svolte da AIC su materie prime e prodotti finiti, nessuna ha dato valore superiore ai 20 ppm.
Bastano queste semplici statistiche a evidenziare l’alto valore dello schema, che oggi interessa oltre 3.000 prodotti.
I rari casi di richiamo devono consolidare la percezione della garanzia, come azione precauzionale volta alla massima tutela dei consumatori celiaci, piuttosto che come una anomalia di sistema.
Le procedure dello schema della Spiga Barrata prevedono, infatti, anche la gestione di episodi di allerta, e sono state applicate in maniera immediata e coordinata con le aziende coinvolte, garantendo un rapido intervento in termini di controlli, indagini e azioni preventive mirate, che hanno garantito la tutela della salute dei consumatori celiaci.